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13 dicembre: INCONTRI CON IL CINEMA BUDDHISTA 2023 si conclude a Firenze

La rassegna INCONTRI CON IL CINEMA BUDDHISTA 2023 si conclude a Firenze, nello spazio Libreria e Cinema Giunti Odeon –  via degli Anselmi 3 –  mercoledì 13 dicembre.
Nel promuovere la cultura cinematografica mondiale ispirata al sentiero tracciato dal Buddha, la cui non-violenza affonda le sue radici nella coscienza religiosa dell’uomo, la Fondazione Maitreya- Istituto di cultura buddhista e Asiatica Film Festival, con il sostegno dell’otto per mille dell’Unione Buddhista Italiana (UBI) e in partnership con EGA European Gate to Arts e Giunti Odeon propone una giornata sul tema:
“La concezione della mente nella vita e nella morte secondo la tradizione buddhista tibetana”

PROGRAMMA

  • h. 18.30 – presentazione del libro
Dalai Lama
SCIENZA E FILOSOFIA NEI CLASSICI BUDDHISTI INDIANI
Vol. 2 – La mente
A cura di Thupten Jinpa. Traduzione italiana di Fabrizio Pallotti
Ubaldini editore 2023
Il secondo volume della serie concepita e redatta sotto la supervisione di Sua Santità il Dalai Lama, un’opera in quattro volumi che costituisce un compendio delle indagini scientifiche e filosofiche del buddhismo indiano sulla natura della realtà, prende in esame la scienza della mente. Il lettore è dapprima introdotto alle peculiari concezioni della mente e della coscienza nel buddhismo: la mente come un continuum di momenti mentali, in cui ogni momento sorge dal precedente in modo causale e a sua volta agisce come causa del momento successivo; le sei categorie di coscienza, cinque coscienze sensoriali e la coscienza mentale. Poi la presentazione tradizionale dei fenomeni mentali: l’analisi dei fattori mentali contenuta nei testi dell’Abhidharma, nella seconda parte del volume, assume particolare rilevanza per la psicologia e le neuroscienze contemporanee, e per quanti siano interessati a comprendere meglio le pratiche complementari di derivazione buddhista quali la mindfulness e l’addestramento alla compassione. Si passa poi all’epistemologia buddhista (pramāṇa), soprattutto quella sviluppata da Dignāga e Dharmakīrti, e alla prospettiva dei tantra buddhisti, secondo cui mente e corpo sono non duali, con i suoi livelli sottili di coscienza collegati alle energie sottili o ‘venti’ che scorrono lungo alcuni canali all’interno del corpo umano. Nell’ultima parte è esposta la cosiddetta ‘scienza contemplativa buddhista’, la psicologia alla base della meditazione con le teorie e i metodi dell’addestramento mentale, che comprendono la meditazione del calmo dimorare (śamatha), la meditazione di visione speciale (vipaśyanā) e la coltivazione della gentilezza amorevole e della compassione.  Il volume raccoglie passi scelti da alcuni dei più grandi pensatori buddhisti indiani, come Asaṅga, Vasubandhu, Nāgārjuna, Dignāga e Dharmakīrti, e per fornire un contesto ai lettori occidentali, ogni parte del volume è introdotta da un saggio di John D. Dunne, professore di Filosofia buddhista e pratica contemplativa all’Università del Wisconsin. I saggi stabiliscono una connessione tra il materiale degli antichi filosofi indiani e i loro paralleli occidentali, entrando a pieno titolo nel dibattito contemporaneo.
Intervengono
Gabriele Piana, insegnante di filosofia buddhista e meditazione
Maria Angela Falà, Presidentessa Fondazione Maitreya.
  • h. 21.00 – proiezione del film

Tukdam: Between Worlds – I granid maestri buddhisti nel momento del trapasso” di Donald Coleman | Finlandia 2022 | Durata 91’

Il film mostra la prima ricerca scientifica condotta dal famoso neuroscienziato Richard Davidson sul fenomeno dei grandi maestri buddhisti e dei grandi meditanti che deceduti secondo i canoni della scienza occidentale non mostrano segni di morte per giorni o settimane. Il fenomeno è documentato in una prospettiva scientifica: inspiegabile per i neuro-scienziati, da indagare per il Dalai Lama, con una serie di dialoghi tra esperti occidentali e maestri della tradizione tibetana nel tentativo di svelare il mistero del tukdam.
INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO POSTI
Gabriele Piana ha svolto un dottorato di ricerca in filosofia sull’opera di Jacques Derrida, ha insegnato filosofia al liceo e all’Università come ricercatore di filosofia morale, traducendo testi, collaborando alla stesura di dizionari e manuali scolastici, scrivendo articoli e alcuni libri. Dal 2010 tiene numerosi corsi sul buddhismo e guida ritiri di meditazione presso diversi centri FPMT. Insegna al Master in Neuroscienze, Mindfulness e Pratiche Contemplative presso l’Università di Pisa, al Master in Meditazione e Neuroscienze presso l’Università di Udine e alMaster in Contemplative Studies presso l’Università di Padova.
Donagh Coleman, regista finlandese-irlandese-americano, laureato in Filosofia e Psicologia e in Musica e Tecnologie dei Media al Trinity College di Dublino, e ha conseguito un Master in Studi Asiatici presso l’UC Berkeley. Tra i suoi film precedenti, i documentari premiati A Gesar Bard’s Tale e Stone Pastures.