18 Ago Canone – Superare l’ostilità
Il Buddha ci indica quali sono i modi per soggiogare i sentimenti di ostilità che sorgono in noi.
In un tempo in cui le spinte all’ostilità e alla violenza sembrano proporsi in ogni angolo del mondo, la voce del Buddha si leva nell’indicare che a nulla vale essere in preda alla violenza. Nell’Aghata-vinaya-sutta (Anguttara Nikāya 5.162 nella traduzione proposta da Thanissaro Bhikkhu) vengono delineati cinque gruppi di persone — ai quali ci si rende conto che possiamo far afferire tutti gli uomini e le donne — e per ognuno di essi viene indicato con abili similitudini come soggiogare l’ostilità che può nascere nei loro confronti. Sia verso chi è puro nel corpo e nella mente, sia verso chi non lo è, ma sperimenta momenti di chiarezza e anche verso chi non li sperimenta affatto — dice Sariputta, uno dei due capi-discepoli del Buddha — non si deve cedere all’ostilità nei confronti di nessuno.
Una volta il Venerabile Sariputta si rivolse ai monaci: «Amici monaci».
«Sì, amico», i monaci risposero.
Il Venerabile Sariputta disse: «Ci sono questi cinque modi di soggiogare l’ostilità. Quando l’ostilità sorge in un monaco, egli dovrebbe completamente estinguerla. Quali cinque?
Quando alcune persone sono impure nella condotta fisica, ma sono pure nella condotta verbale, l’ostilità per una persona di questo tipo dovrebbe essere soggiogata.
Quando alcune persone sono impure nella condotta verbale, ma sono pure nella condotta fisica, l’ostilità per una persona di questo tipo dovrebbe essere soggiogata.
Quando alcune persone sono impure nella condotta fisica e verbale, ma di tanto in tanto sperimentano la chiarezza mentale e la calma, l’ostilità per una persona di questo tipo dovrebbe essere soggiogata.
Quando alcune persone sono impure nella condotta fisica e verbale e non sperimentano la chiarezza mentale di tanto in tanto e la calma, l’ostilità per una persona di questo tipo dovrebbe essere soggiogata.
Quando alcune persone sono pure nella condotta fisica e verbale e di tanto in tanto sperimentano la chiarezza mentale e la calma, l’ostilità per una persona di questo tipo dovrebbe essere soggiogata.
«Ora, verso una persona impura nella condotta fisica, ma pura nella condotta verbale, come va soggiogata l’ostilità? Proprio come quando un monaco, che utilizza le cose che vengono buttate via, vede uno straccio in mezzo alla strada: prendendolo con il piede sinistro e gettandolo con il piede destro ne prende la parte utile, così, quando l’individuo è impuro nella condotta fisica, ma puro nella condotta verbale, non si badi all’impurità del comportamento fisico, ma si faccia invece attenzione alla purezza della condotta verbale. Così l’ostilità per lui dovrebbe essere soggiogata.
«Verso una persona che è impura nella condotta verbale, ma pura nella condotta fisica, come dovrebbe essere soggiogata l’ostilità? Proprio come quando c’è uno stagno fangoso e pieno di piante acquatiche e una persona arriva bruciata dal sole, coperta di sudore, esausta, tremante e assetata. Vorrebbe tuffarsi nello stagno, ma metterebbe da parte con entrambe le mani il fango e le piante e poi con le mani a coppa berrebbe l’acqua per poi proseguire per la sua strada. Nello stesso modo, quando l’individuo è impuro nel condotta verbale, ma puro nella condotta fisica, si deve trascurare l’impurità del suo condotta verbale e invece dare attenzione alla purezza del suo comportamento fisico. Così l’ostilità per lui dovrebbe essere soggiogata.
«Verso una persona impura nella condotta fisica e verbale, ma che di tanto in tanto sperimenta la chiarezza mentale e la calma, come dovrebbe essere soggiogata l’ostilità ? Proprio come quando vi è una piccola pozzanghera dentro l’ impronta di una mucca: una persona arriva bruciata dal sole , coperta di sudore, esausta, tremante e assetata. Un pensiero potrebbe sorgere in lui: “Ecco qui c’è una piccola pozzanghera dentro l’ impronta di una mucca. Se provassi a bere l’acqua con la mia mano a coppa, la mescolerei, la intorbiderei e la renderei inadatta ad essere bevuta. Che cosa accadrebbe se mi mettessi carponi e la sorbissi come una mucca per poi andarmene per la mia strada?”. Così si metterebbe carponi, sorbendo l’acqua come una mucca per poi andarsene per la sua strada. Nello stesso modo, quando un individuo è impuro nella condotta fisica e verbale, ma di tanto in tanto sperimenta la chiarezza mentale e la calma, si deve trascurare l’impurità della condotta fisica… l’impurità della condotta verbale e dar retta invece al fatto che lui sperimenta la chiarezza mentale di tanto in tanto e la calma. Così l’ostilità per lui dovrebbe essere soggiogata.
«Verso una persona impura nella condotta fisica e verbale e che non sperimenta di tanto in tanto la chiarezza mentale e la calma, come va soggiogata l’ostilità? Così come quando c’è un infermo — dolorante e gravemente ammalato — che cammina per una strada, lontano dal paese più vicino e lontano dal precedente, incapace di procurarsi il cibo di cui ha bisogno, incapace di ottenere le medicine di cui ha bisogno, incapace di trovare qualcuno che possa portarlo in un luogo abitato. Ora supponiamo che un’altra persona lo veda arrivare lungo la strada. Farebbe tutto il possibile per compassione, pietà e simpatia verso quell’uomo, pensando: “Oh, che quest’uomo possa avere il cibo di cui ha bisogno, le medicine di cui ha bisogno, un’assistenza adatta, qualcuno che possa portarlo in un luogo abitato. Perché? In modo che non collassi proprio qui”. Allo stesso modo, quando una persona è impura nella condotta fisica e verbale e non sperimenta di tanto in tanto la chiarezza mentale e la calma, si dovrebbe fare ciò che si può per compassione, pietà e simpatia per lui, pensando: “Oh, quest’uomo dovrebbe abbandonare l’errata condotta del corpo e sviluppare la retta condotta del corpo; dovrebbe abbandonare l’errata condotta della parola e sviluppare la retta parola; dovrebbe abbandonare la cattiva condotta mentale e sviluppare la retta condotta mentale. Perché? In modo che, alla dissoluzione del corpo, dopo la morte, egli non cada nel piano di privazione, non vada verso un infelice destino, nei reami inferiori”. Così l’ostilità per lui dovrebbe essere soggiogata.
«E come si dovrebbe sottomettere l’ostilità verso una persona pura nella condotta fisica e verbale che sperimenta di tanto in tanto la chiarezza mentale e la calma? Così come quando c’è uno stagno d’acqua pulita, dolce, fresca, e limpida, con le sponde in leggera pendenza, ombreggiata su tutti i lati da alberi di vario tipo e una persona arriva, riarsa dal calore, coperta di sudore, esausta, tremante, e assetata. Dopo essersi immersa nello stagno, essersi lavata e aver bevuto, tornerebbe fuori, si siederebbe o si sdraierebbe proprio lì, all’ombra degli alberi. Nello stesso modo, quando un individuo è puro nella condotta fisica e verbale e sperimenta di tanto in tanto la chiarezza mentale e la calma, si dovrebbe in quel momento prestare attenzione alla purezza del suo comportamento fisico … alla purezza della sua condotta verbale e al fatto che sperimenta di tanto in tanto la chiarezza mentale e la calma. Così l’ostilità per lui dovrebbe essere sottomessa. Un individuo che ispira tali cose può far sì che la mente sviluppi serenità.
«Questi sono cinque modi di soggiogare l’ostilità con cui, quando l’ostilità sorge in un monaco, egli dovrebbe spazzarla via completamente».