24 Ott 4 e 5 novembre: “Incontri con il Cinema Buddhista” a Cagliari
Dopo il successo della seconda edizione romana il 4 e 5 novembre si apre a Cagliari, al Teatro Adriano – via Sassari 13 – la prima edizione in Sardegna della rassegna INCONTRI CON IL CINEMA BUDDHISTA con film provenienti da Birmania, Cina, Francia, Finlandia, Italia e Nepal. Un evento promosso e realizzato dalla Fondazione Maitreya – Istituto di cultura buddhista – e da Asiatica Film Festival, con il sostegno dell’Otto per mille dell’Unione Buddhista Italiana (UBI) in partnership con EGA European Gate to Arts e in collaborazione con il Teatro Adriano, Film Festival Punto di vista e l’Associazione culturale Art’In . Verranno offerti al pubblico con entrata gratuita fino ad esaurimento posti film, documentari, fiction e medio metraggi, testimonianza di una fede, un’etica, una spiritualità che ci arriva da un cammino lungo 2500 anni e che ancora oggi parla al cuore degli uomini e delle donne di tutto il mondo.
PROGRAMMA
Incontri con il Cinema Buddhista
SABATO 4 novembre 2023
- h. 17.00 “Ladakh centro dei passi” di Gaia Ceriana Franchetti e Marina Colonna Italia 1976 Durata: 91’
Uno dei primi documentari girati da due donne nell’Himalaya occidentale raccontando il Buddhismo Tibetano conosciuto in prima persona in un territorio ancora non contaminato. Ha ottenuto il premio come miglior documentario al San Sebastian Film Festival del 1977. “Nelle montagne himalayane la vita era ferma a trecento anni fa. Il suo fascino era esattamente questo: un ordine arcaico, elegante nell’indigenza. Un paese educato ed educativo”.
Ladakh, located in eastern Kashmir, is a center of roads and borders of Tibet. The film is divided into six episodes, which show the cultural, political and religious aspects of the country, the first part being devoted to the theory and practice of Tibetan Buddhism and the second to the description of the secular life.
- h. 19.00: “Tukdam: between worlds” di Donagh Coleman Finlandia 2022 Durata: 91’
In quello che i tibetani chiamano “Tukdam”, i meditatori deceduti non mostrano segni di morte per giorni o settimane. Sebbene siano morti secondo i nostri standard biomedici, spesso rimangono seduti in meditazione, senza cambiamenti fisici e senza decomporsi per giorni. Il fenomeno è documentato in una prospettiva scientifica: inspiegabile per i neuro-scienziati, da indagare per il Dalai Lama, con una serie di dialoghi tra esperti e tradizioni nel tentativo di svelare il mistero del tukdam tibetano. Il film segue la prima ricerca scientifica mai condotta su questo fenomeno dal famoso neuroscienziato Richard Davidson, raccontando le storie di morte dei meditatori e la particolare concezione tibetana del processo di morte.
Donagh Coleman, regista finlandese-irlandese-americano, laureato in Filosofia e Psicologia e in Musica e Tecnologie dei Media al Trinity College di Dublino, e ha conseguito un Master in Studi Asiatici presso l’UC Berkeley. Tra i suoi film precedenti, i documentari premiati A Gesar Bard’s Tale e Stone Pastures.
- 21.00: “The Velvet Queen” di Marie Amiguet, Vincent Munier Francia 2021 Durata: 92’
Ancora più in alto sugli altopiani inesplorati tibetani, tra cielo e terra, un fotografo e un romanziere, si confrontano in una maestosa esplorazione. Vincent Munier, uno dei fotografi più famosi al mondo, accompagna lo scrittore Sylvain Tesson; entrambi sono alla ricerca della regina di questi luoghi: il leopardo delle nevi, uno dei più rari e difficili felini da avvicinare. Il film è stato premiato dall’Académie des Arts et Techniques du Cinéma con il César Award come Miglio Documentario.
Marie Amiguet, regista franco-svizzera, si è formata come biologa e ha poi conseguito un master in cinema naturalistico. Con Jean-Michel Bertrand ha diretto “La Vallée des Loupse”. Nel 2017 ha incontrato Vincent Munier con cui ha lavorato a “Silence des Bêtes”.
Vincent Munier, fotografo naturalista e documentarista. Amante degli spazi aperti e selvaggi e dei viaggi estremi, ha scelto la fotografia come strumento per trasmettere i suoi sogni, le sue emozioni e i suoi incontri. Oggi le sue immagini sono esposte in gallerie in Francia e all’estero. Ha fondato la casa editrice Kobalann ed è autore di una dozzina di libri, tra cui Arctique e Tibet, Minéral Animal. Con Laurent Joffrion, ha co-diretto il film Ours, Simplement Sauvage.
DOMENICA 5 novembre 2023
- h. 17.00 “The Mountain Path” di Edward Burger Cina 2021 Durata: 96’
Il regista riporta il proprio viaggio e la propria esperienza tra le montagne della Cina, alla ricerca di un eremita buddista che possa fargli da Maestro. Nel cammino alla ricerca di un maestro eremita tra le montagne cinesi incontra monaci apparentemente lontani dal mondo, ma quotidianamente con i piedi sulla terra, la loro saggezza si trasmette come esperienza fondamentale nella pratica della cura del pianeta.
Edward Burger, nato e cresciuto in Ohaio, ha studiato Scienze Religiose al College of Wooster e Buddismo all’Università di Antiochia a Bodh Gaya, in India. Dopo la laurea si è trasferito in Cina, dove ha vissuto dodici anni imparando il cinese mandarino e facendo da interprete su un set cinematografico. Subito dopo ha girato il suo primo documentario, Amongst White Clouds. Seguono One Mind, A Life in Shadow e The Mountain Path.
- h. 19.00 “Yomigaeru” di Alessandro Trapani Italia 2021 Durata: 65’
Testimonianza in presa diretta di un viaggio di un musicista jazz , Giuseppe Bassi, che dall’Ilva di Taranto va a Fukushima, colpita dallo tsunami e dal disastro della centrale nucleare. Giuseppe Bassi, viaggia nelle zone circostanti la centrale nucleare di Fukushima da poco riaperte agli abitanti. Incontra le persone che stanno tornando a vivere nei loro luoghi d’origine, portando la musica nelle loro case e raccogliendo le loro storie, uno scambio tra la musica di un contrabbasso e le storie che gli abitanti di una natura contaminata offrono al musicista.
Alessandro Trapani è un regista romano. Ha studiato Storia e critica del cinema e lavorato come casting director dopo gli studi. Prima di esordire come regista, è stato aiuto regista sul set di diverse produzioni di successo, tra cui The talented Mr. Ripley, Silk, Bright star, La vita davanti a sé, Luka, e Madame Luna.
- h. 20.30 “Golden Kingdom” di Brian Perkins Birmania 2015 Durata: 104’
Quattro orfani, monaci novizi, vivono in un monastero buddista in una zona remota del Myanmar. Quando il loro maestro parte per un lungo viaggio, i ragazzi si ritrovano a vivere da soli nel mezzo della foresta, fronteggiando strani e a volte magici eventi. Golden Kingdom è stato il primo lungometraggio internazionale prodotto in Myanmar nel suo breve periodo di riapertura.
Brian Perkins è nato a Wanganui, in Nuova Zelanda. Produttore e sceneggiatore, ha lavorato alla sceneggiatura di Our House is on Fire, girato durante la guerra in Ucraina. Golden Kingdom, presentato alla Berlinale, è il suo film d’esordio.
TUTTI I FILM SONO IN VERSIONE ORIGINALE CON I SOTTITOLI IN ITALIANO
ENTRATA LIBERA FINO A ESAURIMENTO POSTI
La tradizione buddhista è piena di grandi storie che si adattano bene al cinema. I due giorni d’incontri seguendo magari a zigzag il sentiero del Buddha, vogliono offrire oltre al piacere di un cinema diverso, inedito, presentato sul grande schermo in sala, un viaggio della mente in consapevolezza.
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